Un’àncora è quando tu stai viaggiando di notte in autostrada di ritorno da un lungo weekend milanese di lavoro, e magari sei assorta, un po’ malinconica e piuttosto stanca.
A un certo punto alla radio passa “impiccheranno Geordie con una corda d’oro” di Gabry Ponte, e tu ti ritrovi improvvisamente catapultata in una calda serata estiva allo schiuma party dell’Aquafan, assieme agli amici del cuore e alla Cocoricò family al completo.
Balli quella canzone sotto le stelle, scalza e con i capelli bagnati, ridendo a crepapelle e accompagnando il tuo coca e rum con patatine fritte del McDonald.
E il ricordo è così vivido che quasi ti sembra di sentire il profumo della schiuma, l’acqua della piscina sotto i piedi, i bassi della musica che ti rimbombano in pancia, le dita sporche del sale delle patatine.
E allora inizi a sorridere, e poi a ridere da sola come una scema fino ad avere lacrime, e all’improvviso stai davvero bene e sei in pace col mondo.
Queste sono le àncore.
E sono una magia portentosa.