Carissimi amici,
con questo post voglio condividere con voi l’esperienza vissuta in Argentina e raccontarvi cosa è stato possibile fare per l’associazione La Fuerza del Corazón grazie all’aiuto di tutti voi. È stato emozionante ricevere in queste settimane decine di messaggi che chiedevano informazioni su come fare una donazione. Da ognuno di essi trapelava entusiasmo, passione, voglia di cambiare il mondo con azioni concrete. È stata una grande gioia che ho condiviso in tempo reale con Laura, la mia adorata sorellina che vive a Buenos Aires da un anno e lavora per La Fuerza del Corazón e per altri progetti in ambito sociale, e con Stella, la meravigliosa signora che ha creato l’associazione e che vive per essa. Stella ha pianto di fronte a tanta generosità, e chiama tutti noi “i suoi angeli”.
Ad oggi, grazie all’aiuto di tante persone, grazie al gruppo Illuminiamo il Mondo su Facebook e allo splendido lavoro del mio collega e mentore Paolo Borzacchiello, abbiamo raccolto duemilaottocento euro. Una somma importante soprattutto considerando che è stata raccolta in pochissimi giorni.
Mentre ero ancora a Buenos Aires, Paolo mi ha comunicato la meravigliosa notizia che la community Illuminiamo Il Mondo ha deciso di sposare la causa de La Fuerza del Corazón per tradurre il loro straordinario lavoro in azioni di aiuto concrete, azioni che possano veramente illuminare il mondo di molti bambini.
Grazie a Illuminiamo il Mondo e grazie all’aiuto di tutti voi, l’obiettivo è arrivare ad ottenere i soldi necessari per comprare la Casa dell’associazione, un luogo sicuro dove i bambini possano mangiare, crescere, imparare. Un’alterrnativa concreta alla vita in strada dove sono esposti a spaccio di droga, prostituzione, rapimenti.
Parlate dell’associazione ai vostri amici e contatti, raccontate cosa stiamo facendo, chiedete di fare una donazione. Dobbiamo riuscire ad ottenere ottantamila euro per dare un futuro a trecento bambini (per ora!) e alle loro famiglie!
Troverete di seguito il racconto dell’esperienza che ho vissuto, corredato di foto.
Per qualsiasi informazione sull’associazione o sulle modalità per fare una donazione contattatemi via email all’indirizzo info@robertaliguori.it o in posta privata su facebook (Roberta Liguori). Grazie di cuore!
Innanzitutto, per chi non lo sapesse ancora, La Fuerza del Corazón è un’associazione civile senza fini di lucro che vuole essere un punto di riferimento per tutti i bambini e le bambine di San Francisco Solano, zona molto povera nella periferia di Buenos Aires. In quest’area i livelli di disoccupazione sono talmente elevati che vi sono molte famiglie che non riescono a sopperire neanche ai bisogni alimentari dei propri figli. La Fuerza del Corazón è quindi innanzitutto un comedor, ovvero una struttura che funziona come una mensa e che si occupa di garantire un pasto caldo e sano al giorno a circa trecento bambini e alle loro famiglie. Alcuni bambini mangiano al comedor, ma considerando gli spazi ristretti a disposizione, la maggior parte delle famiglie porta il cibo a casa
La Fuerza del Corazón non è solo questo. È anche un luogo in cui si può giocare, studiare, crescere serenamente e imparare il valore dell’educazione, rimanendo lontani da situazioni socialmente pericolose quali spaccio di droga, prostituzione, rapimento di bambine e donne che vengono “vendute” come prostitute. Con le attività ricreative ed educative che l’associazione propone, si vuole dare ai giovani uno strumento per trovare un riscatto sociale e togliersi dalla strada
Purtroppo, anche l’Argentina in questo momento sta risentendo della crisi economica e nonostante sia considerata geo-politicamente un Paese del Terzo Mondo, i prezzi sono gli stessi del Primo Mondo. Le case, gli alimenti, le medicine, i servizi costano esattamente come in Italia, quindi dobbiamo considerare che per comprare ciò di cui ha bisogno per sfamare ed educare i bambini, l’associazione spende quanto spenderebbe da noi. La somma raccolta è un ottimo inizio: i soldi sono stati consegnati da me personalmente a Stella, e sono stati spesi per riempire la dispensa con cibi sani, per comprare materiale scolastico e per i laboratori doposcuola.
Perchè il punto è proprio questo: obiettivo finale del comedor non è solamente sfamare i bambini e le famiglie delle villas (in argentino si pronuncia “viscias” e socialmente parlando sono l’equivalente delle favelas brasiliane), ma anche essere un punto di riferimento per la crescita e lo sviluppo dei giovani della zona. In quest’area mancano completamente strutture e attività destinate a bimbi e adolescenti, e ai giovani spesso non resta altra alternativa che trascorrere le loro giornate per strada, con i rischi che vi ho esposto. In questo contesto socio-economico accade spesso che i ragazzi e le ragazze lascino gli studi prima del termine della scuola dell’obbligo, che in Argentina prevede dodici anni di studi, dai sei ai diciotto anni. In alcuni casi i ragazzi trovano un lavoro, ma spesso abbandonano la scuola spinti semplicemente dalla mancanza di motivazione. Considerata la situazione di emarginazione, quindi, l’obiettivo è offrire un luogo sicuro in cui i giovani possano crescere in modo sano, imparare il valore dell’educazione, togliersi dalla strada e, soprattutto, immaginare un futuro.
Durante questa esperienza l’aspetto che mi ha colpito di più è proprio la totale assenza di una visione futura nella vita di molti di questi ragazzi. Ai bambini che incontro in Italia – forse per deformazione professionale, essendo abituata a ragionare in termini di obiettivi – pongo spesso la domanda “cosa vuoi fare da grande?” e ricevo le risposte più disparate: “la Principessa”, “il pilota di astronave”, “il dottore degli animali”, “la maestra come la mamma”, “il tennista”, “l’addestratore di delfini”, “il macellaio” (figlio di macellai, ovviamente). Ho posto la stessa domanda ai ragazzini incontrati al comedor e ho ottenuto in risposta alzate di spalle, sguardi assenti, risatine o, dai più “sgamati”, la replica: “da grande voglio… rubare!”. Questi bambini non hanno sogni, non hanno desideri. Senza una visione del loro futuro, è difficile convincerli ad andare a scuola e a studiare. Che senso ha studiare se non so cosa farò domani?
Mancano punti di riferimento sani, figure educative da modellare. Il modello delle ragazzine della periferia di Buenos Aires è “las Culisueltas”, un gruppo di ballerine di cumbia molto truccate, molto poco vestite, che si muovono tipo pornostar in erba e il cui testo più intelligente recita: “Invidia, invidia, tutti hanno invidia di me, l’invidia ti uccide”. In confronto le nostre veline sono cloni di Rita Levi Montalcini. A scanso di equivoci: amo la danza e ho fatto la ballerina in discoteca per tutto il periodo universitario. Non ho quindi davvero nulla contro le veline nè tantomeno contro le Culisuetas e mi astengo nel modo più assoluto da ogni giudizio. Ritengo però che questi non possono essere gli unici modelli da seguire per ragazzine in via di sviluppo!
Ai ragazzini va meglio, loro come modelli hanno Maradona e Messi: lo sport è un importante strumento di crescita perché spinge i bambini ad allenarsi e giocare all’aria aperta, e insegna loro lo spirito di squadra, il rispetto delle regole, l’amicizia, l’impegno necessario per vincere. Rimango sempre affascinata quando osservo i bambini che giocano a calcio, in qualsiasi parte del mondo io mi trovi. L’unico problema di farlo in Argentina è che sono tutti fan di Maradona o di Messi e quindi indossano la maglia della Nazionale con il numero 10. Dall’esterno è impossibile distinguere le due squadre!
Ai ragazzini va meglio, loro come modelli hanno Maradona e Messi: lo sport è un importante strumento di crescita perché spinge i bambini ad allenarsi e giocare all’aria aperta, e insegna loro lo spirito di squadra, il rispetto delle regole, l’amicizia, l’impegno necessario per vincere. Rimango sempre affascinata quando osservo i bambini che giocano a calcio, in qualsiasi parte del mondo io mi trovi. L’unico problema di farlo in Argentina è che sono tutti fan di Maradona o di Messi e quindi indossano la maglia della Nazionale con il numero 10. Dall’esterno è impossibile distinguere le due squadre!
Oltre a Laura, anche altri volontari si dedicano a offrire attività di doposcuola agli studenti della zona, aiutandoli con i compiti a casa e impartendo loro lezioni e ripetizioni nelle materie in cui sono carenti. Oltre alle attività scolastiche, l’associazione ha iniziato a sviluppare molte altre attività educative e professionalizzanti con l’obiettivo di fornire degli insegnamenti pratici che possano risultare utili soprattutto a quegli adolescenti che hanno abbandonato gli studi: laboratori di cucina, di coltivazione dell’orto, di artigianato. Gli oggetti di artigianato che vengono prodotti dai ragazzi vengono poi venduti in occasione della fiera di Solano per mantenere il comedor.
Per realizzare tutte queste attività gli spazi che l’associazione ha attualmente a disposizione sono il cortile e un piccolo locale attiguo nella casa di Stella e suo marito Adolfo, e non sono più sufficienti. Per fare in modo che i bambini abbiano concrete possibilità di crescita e sviluppo ora c’è bisogno di spazi più grandi. Solo così si potranno ospitare più bambini, si potrà dedicare loro uno spazio per ogni attività, e si eviterà di sospendere alcune attività quando piove, visto che considerando la mancanza di spazi alcune di esse si possono svolgere solo all’aria aperta.
Il prossimo progetto è quindi l’acquisto di una casa a fianco all’attuale sede del comedor, una casa che abbia diverse stanze nelle quali organizzare i laboratori e anche uno spazio mensa più grande che permetta di ospitare più bambini. Una volta ottenuto lo spazio sottoporremo il progetto al Ministero del Desarrollo Social (Ministero dello Sviluppo Sociale), con il quale sono già stati ottenuti finanziamenti per l’acquisto di cibo, e che potrà fornire educatori qualificati che seguiranno i bambini e i ragazzi nelle attività di cui vi ho parlato e nel loro sviluppo.
Noi abbiamo già fatto tanto, e c’è ancora tanto da fare. Dobbiamo arrivare a raccogliere i fondi sufficienti per acquistare la nuova casa del comedor. Parlate dell’associazione ai vostri amici e contatti, raccontate cosa stiamo facendo, chiedete di fare una donazione. Ogni piccolo contributo è importante per aiutare centinaia di bambini che senza la nostra collaborazione non avrebbero un futuro.
Vi lascio con il ringraziamento di Stella (tradotto in italiano) e cui associo il mio e quello di Laura, dal profondo del nostro cuore.
Cari amici italiani, cari amici di Illiminiamoilmondo, da La Fuerza del Corazon in Argentina vi ringraziamo per la vostra gentilezza, la vostra bontà e per il vostro grande cuore. Siete angeli mandati dal cielo per aiutare così tanti bambini, e per dare loro un futuro di buona alimentazione, educazione, controllo della salute e formazione. Vi invitiamo a venirci a trovare e vi aspettiamo a braccia aperte. Stiamo illuminando il mondo con voi dall’Argentina. – Stella Maris Barbato
Per qualsiasi informazione sull’associazione o sulle modalità per fare una donazione contattatemi via email all’indirizzo info@robertaliguori.it o in posta privata su facebook.
Vi ricordo il sito dell’associazione: www.lafuerzadelcorazon.org
Gracias desde el profundo de mi corazòn!
Roberta