Pensaci bene: quanto rifletti prima di emettere un giudizio?
Lo facevo anche io una volta: riflettevo ben poco. Sparavo giudizi e sentenze severe su persone, argomenti e luoghi senza neanche conoscerli. Mi arrogavo il diritto di giudicare qualsiasi cosa e chiunque basandomi su informazioni sommarie, e magari poi mi permettevo anche di sparlarne.
Ma le parole creano la realtà, ricordalo.
E “la mappa non è il territorio”, ovvero le rappresentazioni della realtà che hai nella tua mente sono soggettive, filtrate dalle tue convinzioni. Non sono la realtà stessa.
Lo facevo anche io una volta, lo ripeto. Ma ora ho imparato. Perché ho compreso la potenza delle nostre parole.
Se tu giudichi un’esperienza, un luogo o una persona senza conoscerla ma basandoti solo su informazioni riportate da terzi magari malinformati, e poi racconti il tuo giudizio a qualcuno, creerai in lui una “mappa” distorta, basata solo su tue personalissime opinioni che magari non corrispondono per nulla alla realtà. Per questo ti chiedo: quanto rifletti prima di emettere un giudizio su qualcuno, o su qualcosa? Per questo ti invito a procedere con cautela. E a informarti prima di emettere una sentenza!
“Evita di frequentare Y, è uno stupido pieno di sé.”
“Cosa ti spinge a emettere questo giudizio? Lo conosci meglio di me? Perché conosco Y da anni ormai, lo frequento costantemente e a mio avviso oltre a essere tutt’altro che stupido è una persona straordinaria.”
“L’ho visto una volta in un video di trenta secondi che ha pubblicato su Facebook e mi sono fatta la mia opinione. Sai, a me basta poco per capire le persone.”
Ah, fantastico.
Le parole che dici creano la realtà, lo ripeto. E prima di creare una realtà misera, sbagliata e che fa soffrire qualcuno, pensaci bene.
Con questo non dico che devi astenerti da qualsiasi forma di giudizio e dall’esprimere la tua opinione, ci mancherebbe. Dico solo che prima di giudicare male una persona dovresti frequentarla a cuore aperto; prima di dire di conoscere un argomento dovresti studiarlo a fondo; prima di farti un’idea su un luogo o su un’esperienza dovresti viverli in prima persona, e se questo non ti è possibile – o non ti interessa farlo – evita almeno di diffondere il tuo giudizio in merito come se fosse La Verità Assoluta.
Non sei Dio, caspita.
Allo stesso tempo, trovo incredibile quanta parte della nostra pena derivi dal giudizio degli altri.
Soffriamo per quello che gli altri ci dicono, per ciò che non ci dicono, per come parlano di noi in nostra assenza.
Soffriamo perché le loro parole toccano dei tasti dolenti spesso legati alle convinzioni poco belle che noi abbiamo su noi stessi, e soffriamo perché abbiamo bisogno della continua approvazione di altre persone… se non ci piacciamo abbastanza.
Ma un sistema per smettere di stare male per il giudizio altrui c’è, ed è un sistema infallibile.
Dedicati così tanto al miglioramento di te stesso da non avere più tempo per ascoltare il giudizio degli altri.