Ti spiego cosa intendo: ultimamente, osservando le chat Whatsapp dei gruppi più disparati – gruppi sportivi, gruppi di amici, di genitori, di persone che condividono interessi comuni – ho notato che gran parte dei discorsi che vengono affrontati riguarda le vite degli altri.
Hai visto cosa ha fatto Tizio?
Hai saputo di Caio?
Ma “come è messo” Sempronio?
Si giudicano comportamenti senza pietà, si criticano scelte basandosi su informazioni parziali o addirittura nulle, si evidenziano gli insuccessi e si creano invece ipotesi fantasiose per giustificare i successi altrui, con l’obiettivo di sminuirli.
La mia reazione di fronte a comportamenti del genere è sempre la stessa.
Penso: ma tu non hai una vita tua?!
Sei così perfetto da permetterti di giudicare gli altri? E anche se lo fossi, perché non scegliere, dall’alto della tua perfezione, di ispirare invece che criticare?!
Quando mi capita di trovarmi in mezzo a questi discorsi li blocco sul nascere, così se sto dialogando con una persona a cui tendenzialmente piace giudicare gli altri. Io scelgo di essere di esempio invece di criticare, e scelgo anche di circondarmi di persone che, invece di usare ogni occasione per affossare gli altri, utilizzano il loro successo per ispirare, elevare, amare.
Tu cosa scegli?
Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone.
Eleanor Roosevelt
Ps. Nella foto sotto: Fabio Bollini e Francesco Comito siete un grande esempio di leader che invece di affossare gli altri ispirano ed elevano grazie al loro successo!